Dopo avere voltato i tacchi all'ultim'ora domenica sera decretando la liquidazione di Lehman Brothers perché non riusciva a ottenere garanzie dal Governo Usa il colosso bancario britannico Barclays è tornato nuovamente in pista per comprare "pezzi" della sfortunata banca d'affari americana. Un portavoce di Barclays ha confermato stamane che delle trattative sono peraltro in corso e che c'è la possibilità che un'intesa possa essere raggiunta addirittura oggi stesso. John Varley, Ceo di Barclays non ha mai fatto mistero di essere interessato a gran parte delle attività di Lehman (M&A, azionario e debito) che le permetterebbero in particolare di crescere sul mercato Usa dove la propria consociata Barclays Capital, che opera nel settore bancario di investimento, non ha ancora la necessaria massa critica. Wealt e asset management resterebbero fuori dall'accordo perchè Barclays opera con la gigantesca Bgi e avrebbe problemi di duplicazioni. Per Barclays sarebbe comunque un colpo perchè l'acquisto avverrebbe a prezzo stracciato senza neppure il premio di un marchio che non esiste più. Le attività in questione potrebbero riguardare fino a 10mila dipendenti di Lehman, pari a quasi il 40% del totale. Anche se assai probabilmente non tutti troverebbero posto nella nuova entità a causa di duplicazioni. Il mercato non pare però apprezzare la prospettiva di un esborso in questo momento di incertezza e il titolo Barclays ha perso in mattinata circa l'8% a 290 pence dopo essere scesa oltre il 10% il giorno prima. Il calo è stato comunque in linea con quello di altre banche (Rbs, -7% dopo avere perso il 10% lunedì o Hbos che ha perso il 12,3% dopo avere perso il 17,6% la vigilia).
